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Immagine del redattoreDaniele Santoli

Architettura high-tech

Aggiornamento: 20 mag 2020

Nel Bel paese il concetto di architettura high-tech appare per la prima volta nel Manifesto dell'Architettura futurista del 1914 dove è ben evidente la necessità di applicare all'architettura ogni nuova tecnologia possibile «dobbiamo trovare quell'ispirazione negli elementi del nuovissimo mondo meccanico che abbiamo creato» o forma concepibile «L'architettura come arte delle forme degli edifici secondo criteri prestabiliti è finita». Il movimento high-tech vero e proprio si sviluppa verso i primi anni settanta, in linea quindi col resto d'Europa, d'altronde in quegli anni inizia la sua attività uno dei più grandi promotori dell'architettura high-tech: Renzo Piano. L'architetto genovese realizza per B&B Italia a Novedrate degli uffici che rispecchiano pienamente lo stile. In anni più recenti la nuova concezione di architettura high-tech si moltiplica in Italia, lo stesso Renzo Piano nel 2001 realizza la Biosfera, nei pressi del Porto Antico di Genova, l'anno successivo realizza la Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli presso Lingotto (Fiat) e l'Auditorium Parco della Musica a Roma. Oltre allo statunitense Richard Meier, con la chiesa del Giubileo e al britannico Norman Foster con il progetto per la facoltà di Giurisprudenza di Torino anche l'architetto spagnolo Santiago Calatrava realizza in Italia due sue opere che hanno un impatto molto forte con il contesto che le circondano; il Ponte della Costituzione a Venezia e i ponti sull'autostrada A1 presso Reggio Emilia.

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